AREA MARINA PROTETTA E RISERVA NATURALE DI TORRE GUACETO

AREA MARINA PROTETTA E RISERVA NATURALE DI TORRE GUACETO

Storia

La Torre di Guaceto, simbolo della Riserva, è un’antica costruzione rientrante in un complesso di torri edificate appositamente durante il Regno di Carlo V nel 1563 per difendere le coste dalle scorrerie dei Turchi. Essendo utile all’avvistamento fù posta all’estremità meridionale dell’omonimo promontorio di Guaceto e collocata a 5 metri sul livello del mare: la vista mozzafiato permetteva di comunicare visivamente con le costiere vicine, Torre Santa Sabina e Torre Testa, ma anche con le più distanti Torre Regina Giovanna e il Castello di Serranova nell’entroterra. Presente in numerosi documenti dell’epoca, la zona di Torre Guaceto è sempre stata frequentata proprio grazie alla presenza di acqua dolce e all’utilità del suo porto. Oggi simbolo della Riserva Naturale dello Stato e Area Marina Protetta di Torre Guaceto, la costruzione cinquecentesca è sede di un allestimento espositivo a tema storico-archeologico che offre ai visitatori un breve racconto di quanto accadeva in questo territorio in Età Romana, poco più di 2000 anni fa.

Descrizione

La Riserva Naturale dello Stato si estende per 1.116 ha, per uno sviluppo costiero di 8km. E’compresa nei territori comunali di Carovigno e Brindisi. Diversi versi studi hanno evidenziato la presenza nel territorio della riserva di emergenze naturalistiche, caratterizzate da specifiche vulnerabilità, che necessitano di diversi gradi di protezione. La legge ha individuato quattro zone, Zona A Riserva integrale, Zona B Riserva generale orientata, Zona C di protezione, Zona D aree di promozione economica e sociale. L’individuazione delle quattro zone si basa sul diverso grado di naturalità del territorio e sui conseguenti diversi obbiettivi di gestione, permanendo per tutte le zone la finalità primaria della conservazione. La riserva include una zona umida ricoperta da fitti canneti, un’area prevalentemente a macchia mediterranea, oltre ad un’area agricola in cui domina la coltura dell’ulivo. L’estensione della zona agraria evidenzia come sia rilevante la vocazione agricola che insiste nell’area, grazie alla nascita del Consorzio di gestione di Torre Guaceto nel 2001 che ha promosso il progetto Oro del Parco è aumentata la percentuale di agricoltura biologica all’interno della riserva puntando su prodotti di qualità come olio e pomodoro fiaschetto.

Anche l’area strettamente Marina è interessata da un importante progetto di tutela e valorizzazione promuovendo un modello di pesca sostenibile che nel 2017 ha ricevuto da Slow Food lo stato di presidio,

riconoscimento che premia lo sforzo congiunto che vede uniti il Consorzio di Gestione, l’Università del Salento e la Comunità di Pescatori locali. Nello specifico, il Consorzio di Gestione di Torre Guaceto autorizza all’attività i pescatori certificati esclusivamente nella zona C dell’area protetta (in zona A e B sono vietati sia l’accesso, sia il transito), una volta a settimana, con reti da posta e a maglia larga, cioè con tramaglio ampio 30 millimetri il che permette di scongiurare la cattura dei pesci giovani che devono ancora riprodursi. Il forte contenimento dello sfruttamento delle risorse ittiche ha numerosi effetti benefici sul mare, uno di questi consiste nella dispersione larvale e questo fenomeno fa sì che i pesci che nascono nell’Area Marina Protetta raggiungano le altre acque pugliesi, crescano e le ripopolino.

  • C.A.P.: 72012
  • Prefisso telefonico: 0831
  • Telefono: 989976 Per informazioni e visite guidate 347.8408860
  • Email: info@riservaditorreguaceto.it
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